per chi ama i libri di Joanne Harris

lunedì 12 novembre 2012

Intervista a Joanne Harris

Come tutti sapete, qualche giorno fa, l'8 novembre, è uscito Il giardino delle pesche e delle rose, terzo volume della saga iniziata con Chocolat e proseguita con Le scarpe rosse.
Finalmente, dopo molti anni di attesa, potremo vedere cosa succede a Vianne nel momento in cui rimette piede a Lansquenet.
Con la scusa di voler capire qualcosa di più su questa sua nuova avventura, ho scambiato qualche chiacchiera con Joanne Harris ed ecco cosa ne è uscito.
Io ringrazio tantissimo l'autrice per la sua gentilezza e disponibilità, e vi auguro una buona lettura!

Domanda: Siamo tornati a Lansquenet, un viaggio a cui Vianne, probabilmente, non aveva mai pensato. Come hai avuto l'idea di questo ritorno?
Risposta: Non mi aspettavo di tornare a Lansquenet, o a Vianne, in questa storia. Ma quando ho capito dove questa mi stava conducendo, ho subito capito che non avrei avuto scelta...

D: Una delle prime cose che colpiscono è lo scoprire che nel libro c'è di nuovo il punto di vista di Reynaud. Il parroco sembra molto diverso, ora, quasi un personaggio positivo. Avresti mai pensato che, un giorno, avresti scritto di nuovo di Reynaud? E com'è stato rimettersi nei suoi panni, ma da un'angolazione differente?
R: Metà di Chocolat era scritto dal punto di vista di Reynaud. Proprio per questo motivo questa storia è, in un certo senso, parallela a Chocolat. Mi sembrava naturale procedere su questa strada. Non ho mai veramente creduto che Reynaud fosse un 'cattivo ragazzo'. Ho sempre pensato che avesse la capacità di cambaire. Sono felice di vedere che ne Il giardino delle pesche e delle rose dsi è addolcito un pochino, sebbene lui non sia cambiato poi molto...

D: In questo terzo libro Vianne e Reynaud si riuniscono quasi come vecchi amici. E' per la passata influenza di Vianne? O si tratta piuttosto di un cambiamento naturale? Inoltre sembrano piuttosto simili, in questa storia.
R: Il tempo cambia chiunque, Vianne e Reynaud inclusi. Non ho mai visto la loro relazione come una relazione tra nemici, e in questo caso la posizione di Reynaud all'interno del villaggio è alterata, il che gli permette di vedere molto più chiaramente da una prospettiva esterna. Non credo che lui concordi pienamente con il modo di fare le cose di Vianne, neanche adesso. Continuano a essere delle persone molto diverse tra loro. Ma ha incominciato ad accettare che potrebbe esserci più di un singolo modo (il suo modo) di affrontare i problemi...

D: Ne Il giardino delle pesche e delle rose tu parli anche di Islam. E' un argomento complesso, oggigiorno. Lo volevi nel tuo libro per una ragione in particolare? Non avevi paura delle reazioni che avresti potuto suscitare?
R: Io scrivo di persone e di luoghi, non di religioni. e non vedo perché qualsiasi tipo di fede o cultura dovrebbe essere lasciata fuori da una storia solo perché viene percepita come controversa.
Scrivo storie. Non dico a nessuno cosa deve pensare, e non cerco nemmeno di fare generalizzazioni. Perché questo dovrebbe creare delle reazioni negative?

D: Possiamo dire che questo libro mostra anche ogni comunità ha le sue intolleranze? Che non si tratta di una questione di fede, ma semplicemente delle persone?
R: Le fedi sono fate dalle persone. Non commento mai la fede in quanto tale, ma, molto semplicemente, di tutti i modi in cui la gente interpreta queste fedi (a volte per raggiungere i propri scopi).

D: Cosa possiamoa spettarci da Vianne, questa volta? Nell'ultimo episodio l'abbiamo vista avere qualche problema. Ora, fin dalla prima apgina, sembra più forte e più determinata, ma anche più serena e tranquilla.
R: In un certo senso, sì. Ma non penso che il suo viaggio sia ancora finito. Ogni storia la lascia con un po' più di conoscenza di sé, e un passo più vicina allo stabilizzarsi, ma non sono sicura che lei sarà mai completamente ferma...

D: Parli di nuovo di cibo e digiuno, per via del Ramadam. Era programmato o è semplicemente successo? Perché questo fa molto 'ritorno a Chocolat' e, ovviamente, noi fan lo adoriamo!
R: E' una delle tematiche che collegano questi due libri. Volevo usarlo per illustrare l'idea che culture differenti hanno molte più cose in comune di quante ne avremmo mai pensate...

D: Dobbiamo aspettarci altre avventure di Vianne, in futuro?
R: Forse. Non lo so ancora.

Per concludere, vi ricordo che questa settimana Joanne è in tour proprio nel nostro paese! Non lasciatevi scappare l'occasione di incontrarla!
Eccovi la lista degli incontro:

  • OGGI, ore 18:00, Circolo dei Lettori di Torino,  Palazzo Graneri della Roccia, in via Bogino 9.
  • Martedì 13 novembre, ore 18:00, libreria IBS.IT di Bergamo, in viale XX Settembre 78/80.
  • Mercoledì 14 novembre, ore 18:00, Bologna, Libreria Coop Ambasciatori, in via Orefici 19.
  • Venerdì 16 novembre, ore 18:00, teatro Elfo Puccini di Milano, in Corso Buenos Aires 33, in occasione del Book City.
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